
Sostanzialmente le montature per il bolentino con il vivo, sono simili a quelle per  altri tipi di bolentino, 
una zavorra, un trave, un bracciolo, ed è proprio qui la prima macroscopica differenza,
un solo bracciolo ...
in effetti pensate cosa succederebbe ad innescare due o tre pesci vivi e guizzanti su altrettanti braccioli ...
all'apparizione di un predatore, cercherebbero di evitare l'invito a pranzo, nel ruolo di portata principale, 
scappando in varie direzioni e creando così dei grovigli inestricabili;
Chiarito questo punto, vedremo che le montature principali per questa tenica, prevedono sostanzialmente due 
tipi di presentazione dell'esca,
a fondo, per quei pesci che amano cacciare in questa zona, ad es. cernie, scorfani e mustele, innescando seppie, perchie e 
castagnole ( nere e rosse);
oppure staccati dal fondo, a quote variabili, alla ricerca di dentici, ricciole, serra ecc. innescando calamari, sugarelli, 
sgombri, alacce ed altri;
Vi è però un'eccezione a quanto visto sopra, 
costruire un terminale dove gli ami non sono legati ad un bracciolo, ma assicurati direttamente al trave 
con nodi ed accorgimenti particolari che vedremo più avanti.
Una prima selezione, riguarda la scelta se utilizzare il bracciolo scorrevole, utile in quelle 
situazioni in cui i pesci sono particolarmente sospettosi,   
vedi immagine;
o se preferire una presentazione dell'esca più "mobile" utilizzando uno snodo (perlina o girella) 
che rende il bracciolo libero di girare, permettendo così all'esca più libertà di movimento.
L'eccezione cui mi riferivo prima, a più ami, chiamata "drop shot" e ben conosciuta agli amici d'acqua 
dolce, è un sistema per calare più esche e avere quindi maggiori possibilità di cattura;   
vedi immagine;
gli ami sono legati direttamente al trave, non avendo un bracciolo, non possono aggrovigliarsi tra di loro e vengono 
fissati utilizzando due tipi di nodo, il palomar o il dropper loop.
A seguire ... alcuni consigli